Con l’aumento della digitalizzazione e della raccolta dei dati, la protezione della privacy e dei dati personali è diventata una preoccupazione sempre più rilevante per le aziende. In risposta a questa esigenza, molte organizzazioni hanno voluto e/o dovuto incaricare un Data Protection Officer (DPO), ovvero un professionista responsabile del monitoraggio della conformità dell’organizzazione del sistema relativo alla protezione dei dati e a tutela privacy di clienti, fornitori e lavoratori.

Nell’articolo odierno di Macla Consulting parleremo nel dettaglio di questa figura e della sua funzione in ambito aziendale.

Chi è il DPO e di cosa si occupa

Il DPO è una figura relativamente nuova che è stata introdotta con l’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea. Il DPO è una figura professionale indipendente, che ha il compito di vigilare affinché l’azienda, nel rispetto delle normative in materia di privacy e protezione dei dati, applichi correte misure di protezione. In particolare, il DPO ha il compito di monitorare l’efficacia delle modalità con cui avvengono le attività di raccolta, elaborazione e conservazione dei dati, fornendo consulenza e supporto per garantire che queste attività siano conformi alla legge.

Il DPO è una figura di grande importanza per le aziende che raccolgono e trattano grandi quantità di dati personali. Questi dati possono includere informazioni come nomi, indirizzi, numeri di telefono e indirizzi e-mail, informazioni finanziarie, dati sulla salute, biometrici, di geolocalizzazione ecc. Il DPO è responsabile della corretta protezione di queste informazioni, garantendo che siano trattate in modo sicuro e che siano protette da accessi non autorizzati.

Inoltre, il DPO ha il compito di educare e sensibilizzare i dipendenti dell’azienda sulla protezione dei dati e sul rispetto della privacy. Il DPO deve anche sviluppare e implementare politiche e procedure aziendali per garantire che i dati personali siano protetti e trattati in modo appropriato.

DPO, per quali aziende è obbligatorio

La nomina del DPO è obbligatoria in tre situazioni:

  1. Quando l’organizzazione è un ente o organismo pubblico;
  2. Quando le attività principali dell’organizzazione consistono in operazioni di trattamento dei dati che richiedono un monitoraggio regolare e sistematico degli interessati su larga scala;
  3. Quando le attività principali dell’organizzazione consistono in trattamenti su larga scala di categorie speciali di dati (c.d. “dati sensibili”) e/o dati relativi a condanne penali e reati.

Per diventare un DPO, è necessario avere una profonda conoscenza delle normative sulla protezione dei dati e della privacy, nonché esperienza nel settore. Il DPO può essere sia un dipendente dell’azienda che un professionista esterno, a seconda delle esigenze e delle risorse dell’organizzazione.

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