Con il Decreto Legge 2 marzo 2024, n. 19 sono state previste ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo testo tratta un cambiamento importante nelle leggi italiane per rafforzare la lotta contro il lavoro nero e migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro. In questo articolo di Macla Consulting, vedremo nel dettaglio in cosa consiste.

PNRR e Sicurezza sul Lavoro

Dal 1° ottobre 2024, le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili dovranno avere una “patente” rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Per ottenere questa patente, il responsabile legale dell’impresa o il lavoratore autonomo deve soddisfare alcuni requisiti, tra cui:

  • Essere iscritto alla camera di commercio;
  • Avere seguito la formazione richiesta dalla legge;
  • Avere un documento che attesta la regolarità dei contributi (DURC);
  • Avere un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
  • Avere un Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF).

La patente garantisce un punteggio iniziale di 30 crediti e permette di operare nei cantieri con un punteggio minimo di almeno 15 crediti. Se vengono riscontrate violazioni o se si verificano infortuni sul lavoro, i crediti possono essere ridotti.

In caso di infortuni gravi, l’Ispettorato può sospendere la patente fino a un massimo di 12 mesi.

Se i crediti di una patente vengono ridotti a causa di violazioni, possono essere recuperati frequentando corsi di formazione. Ogni corso permette di recuperare cinque crediti, ma il totale dei crediti recuperati non può superare i quindici. Dopo due anni dalla notifica di una violazione, la patente può essere incrementata di un credito per ogni anno successivo al secondo, fino a un massimo di dieci crediti, a condizione che non siano state riscontrate ulteriori violazioni.

Inoltre, le imprese che adottano modelli di organizzazione e gestione (MOG) specifici, possono ottenere un incremento di cinque crediti. Se una patente ha meno di quindici crediti, l’impresa o il lavoratore autonomo non può operare in cantieri temporanei o mobili. Tuttavia, possono completare le attività di appalto o subappalto in corso al momento dell’ultima riduzione dei crediti.

Cosa succede se un’azienda opera senza “patente”

Se un’impresa o un lavoratore autonomo opera senza patente o con una patente con meno di quindici crediti, può essere multato da 6.000 a 12.000 euro e può essere escluso dalla partecipazione ai lavori pubblici per sei mesi.

Le informazioni sulla patente sono registrate in una sezione specifica del portale nazionale del lavoro nero. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali stabilisce come richiedere la patente e quali informazioni deve contenere.

Le regole sulla patente potranno essere estese ad altre aree di lavoro attraverso un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, basato su accordi nazionali tra sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Le imprese che hanno un attestato di qualificazione SOA non sono tenute ad avere la patente. Inoltre, sono state apportate alcune modifiche all’articolo 90 per verificare il possesso della patente o dell’attestato di qualificazione SOA.

Se un’impresa o un lavoratore autonomo opera senza patente o con una patente con meno di quindici crediti, può essere multato da €. 711,92 a €. 2.562,91.

La tabella delle sanzioni previste

Le violazioni dell’Allegato I del D.lgs. 81/08 comportano una decurtazione di 10 punti dalla patente. Queste includono:

  1. Mancata elaborazione del DVR
  2. Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione
  3. Mancata formazione ed addestramento
  4. Mancata nomina del RSPP
  5. Mancata elaborazione del POS
  6. Mancata fornitura dei DPI anticaduta
  7. Mancanza di protezione contro il vuoto
  8. Mancata applicazione delle armature di sostegno
  9. Lavori in prossimità di linee elettriche senza disposizioni organizzative e procedurali adeguate
  10. Presenza di conduttori nudi in tensione senza disposizioni organizzative e procedurali adeguate
  11. Mancanza di protezione contro contatti diretti ed indiretti
  12. Omessa vigilanza sulla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza, segnalazione o controllo 12-bis. Mancata notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto

Le violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI del D.lgs. 81/08 comportano una decurtazione di 7 punti dalla patente. Queste includono:

  1. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento
  2. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche particolarmente pericolose
  3. Lavori con radiazioni ionizzanti che richiedono la designazione di zone controllate o sorvegliate
  4. Lavori in prossimità di linee elettriche aeree o conduttori nudi in tensione
  5. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento
  6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie
  7. Lavori subacquei con respiratori
  8. Lavori in cassoni ad aria compressa
  9. Lavori con impiego di esplosivi
  10. Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti

I Provvedimenti sanzionatori del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, comportano una decurtazione di 5 punti dalla patente. Questi includono:

  • Impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro

Il riconoscimento della responsabilità datoriale di un infortunio sul luogo di lavoro che ha causato la morte comporta una decurtazione di 20 punti dalla patente. Per un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la decurtazione è di 15 punti. Per un’inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di quaranta giorni, la decurtazione è di 10 punti.

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