Con l’aggiornamento normativo introdotto dal nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, l’attenzione si concentra sempre più sulla coerenza tra formazione e rischi realmente presenti nei luoghi di lavoro. In questo contesto, uno degli aspetti centrali è la formazione per rischio specifico, cioè quella che deve essere progettata e somministrata in base alle mansioni effettivamente svolte dai lavoratori.

La personalizzazione dei percorsi formativi non è più una buona prassi facoltativa, ma un vero obbligo normativo, finalizzato a garantire che ogni lavoratore sia in grado di gestire in modo consapevole e sicuro le situazioni di rischio legate al proprio ruolo.

Cosa si intende per “rischio specifico”

Il rischio specifico è quello direttamente connesso alle attività operative del lavoratore. Si distingue dal rischio generico – che riguarda tutti i dipendenti, come quello da incendio o da scivolamento – perché dipende strettamente dalle mansioni, dai reparti o dai processi produttivi coinvolti.

Ad esempio, un lavoratore che opera in ambienti rumorosi sarà esposto al rischio di danni uditivi, mentre chi manipola sostanze chimiche sarà esposto a rischi tossicologici. Chi lavora in altezza, con macchinari, in ambienti confinati o in contatto con l’utenza dovrà ricevere formazione su quei rischi specifici.

L’obbligo di coerenza tra mansione e formazione

Il nuovo Accordo Stato-Regioni sottolinea con forza il principio secondo cui la formazione deve essere coerente con i compiti svolti dal lavoratore.

Non è sufficiente somministrare un corso generico: l’azienda deve dimostrare, in caso di controllo, che la formazione ricevuta da ciascun dipendente è adeguata ai rischi individuati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Ogni corso va quindi costruito su misura, tenendo conto:

  • del reparto in cui il lavoratore opera;
  • delle attrezzature utilizzate;
  • delle sostanze manipolate;
  • dell’ambiente fisico e delle condizioni di lavoro;
  • delle responsabilità assegnate (es. preposto, dirigente, addetto antincendio).

Come costruire corsi formativi su misura per le mansioni

Per adattare efficacemente i corsi alle mansioni, è fondamentale seguire un processo strutturato che parte da un’analisi dettagliata delle attività svolte da ogni figura professionale. Questo comporta:

  1. Mappatura delle mansioni e dei rischi: il punto di partenza è l’analisi del DVR, attraverso cui vengono identificate le mansioni e i rischi ad esse connessi;
  2. Definizione dei contenuti formativi: una volta individuati i rischi, si progettano contenuti mirati. Ad esempio, se il rischio riguarda l’esposizione a vibrazioni, la formazione dovrà approfondire le corrette modalità d’uso degli strumenti, i dispositivi di protezione, le pause operative, ecc;
  3. Scelta delle modalità didattiche più efficaci: la formazione per rischio specifico deve essere concreta, interattiva e, nei casi previsti, anche pratica. L’utilizzo di simulazioni, esercitazioni sul campo e casi reali aumenta la consapevolezza e il livello di apprendimento;
  4. Documentazione e tracciabilità: ogni corso deve essere tracciato con registro presenze, verifica finale dell’apprendimento, attestato di partecipazione e, se previsto, verbale della prova pratica.

Il supporto di Macla Consulting

Macla Consulting affianca le aziende nella progettazione e somministrazione di percorsi formativi personalizzati, in linea con i rischi mappati nel DVR e le indicazioni del nuovo Accordo Stato-Regioni.

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