Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, il panorama della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro è stato profondamente rivisto. Tra le novità più rilevanti per le aziende, vi è la ridefinizione delle tempistiche per l’aggiornamento dei corsi, con cadenze più stringenti e maggiori controlli in termini di documentazione e tracciabilità.
Nel 2025, rispettare le scadenze formative non è solo un dovere normativo, ma una scelta strategica per prevenire rischi, evitare sanzioni e garantire la continuità operativa. In questo articolo analizziamo in dettaglio quali corsi devono essere aggiornati, entro quando e cosa fare per rimanere in regola.
Perché l’aggiornamento sui corsi di sicurezza è fondamentale
La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro non è un evento una tantum, ma un processo continuo. La normativa prevede che, a intervalli regolari, i lavoratori e le figure chiave della sicurezza aziendale aggiornino le proprie competenze, per tenere conto di nuove normative, tecnologie, procedure e rischi emergenti.
Il nuovo Accordo del 2025 rafforza questo principio, introducendo scadenze più precise e non derogabili. Il mancato rispetto di tali obblighi può comportare la decadenza della validità della formazione pregressa, esponendo l’azienda a sanzioni in caso di controlli o incidenti.
Le principali scadenze da ricordare nel 2025
Ecco un riepilogo delle scadenze aggiornate per l’anno in corso, in base alla figura professionale e al tipo di formazione:
- Lavoratori (rischio basso, medio, alto): devono aggiornare la formazione ogni 5 anni con un modulo di almeno 6 ore, indipendentemente dal livello di rischio. Se il corso è stato svolto nel 2020, la scadenza è entro la fine del 2025;
- Preposti: la novità più significativa riguarda i preposti: l’aggiornamento diventa biennale obbligatorio, e deve includere moduli specifici su vigilanza, responsabilità e gestione della sicurezza. Chi ha svolto il corso o l’ultimo aggiornamento nel 2023, dovrà completare la nuova formazione entro il 2025.
- Dirigenti: anche i dirigenti devono aggiornarsi ogni 5 anni, con un corso di almeno 6 ore. Se il corso è stato seguito nel 2020, è necessario effettuare l’aggiornamento entro il 2025;
- Datori di lavoro che svolgono il ruolo di RSPP: questa figura deve completare un aggiornamento ogni 5 anni, della durata variabile in base al livello di rischio (basso: 6 ore, medio: 10 ore, alto: 14 ore). I corsi svolti nel 2020 scadono nel 2025.
- RSPP e ASPP: la formazione continua per queste figure prevede aggiornamenti quinquennali (RSPP: 40 ore, ASPP: 20 ore). Anche in questo caso, chi ha seguito l’ultimo corso nel 2020 deve completare l’aggiornamento entro la fine del 2025;
- Addetti al primo soccorso e antincendio: i corsi devono essere aggiornati ogni 3 anni. Chi ha seguito la formazione nel 2022 dovrà aggiornarsi nel corso del 2025;
- Utilizzatori di attrezzature particolari (es. PLE, carrelli elevatori, gru): la formazione teorico-pratica ha validità quinquennale. Tutti gli attestati emessi nel 2020 devono essere rinnovati entro il 2025, con moduli di aggiornamento specifici per ogni attrezzatura.
Come organizzarsi per non perdere le scadenze
La prima cosa che ogni azienda dovrebbe fare è mappare la formazione esistente, identificando per ciascun lavoratore e figura aziendale:
- Il tipo di formazione svolta
- La data di completamento
- La scadenza prevista
- Le modalità più adatte per l’aggiornamento (presenza, videoconferenza, e-learning)
Successivamente, è utile pianificare un calendario formativo per il 2025, coinvolgendo i lavoratori con anticipo e assicurandosi che tutti possano completare gli aggiornamenti entro le scadenze.
Infine, è fondamentale documentare ogni attività formativa con registri, attestati e verbali, da conservare per almeno 10 anni, così da essere pronti in caso di ispezioni.