Il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 ha ridefinito con chiarezza le scadenze per l’adeguamento della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, introducendo nuove tempistiche che tutte le aziende sono tenute a rispettare.
Per non rischiare sanzioni, invalidazioni degli attestati e responsabilità in caso di infortuni, è fondamentale sapere cosa fare entro 12 e 24 mesi dall’entrata in vigore dell’accordo. Questo articolo ti guiderà passo dopo passo nella pianificazione delle azioni da intraprendere per mantenere la conformità normativa e garantire la protezione dei lavoratori.
Perché rispettare le nuove scadenze è fondamentale
L’accordo del 2025 non si limita ad aggiornare contenuti, durate e modalità dei corsi: introduce anche precise finestre temporali entro le quali le aziende devono completare la transizione verso i nuovi standard formativi.
Queste scadenze non sono prorogabili. Oltre il termine previsto, eventuali attestati non aggiornati perderanno validità, e in caso di controlli da parte degli enti ispettivi (ATS, INL), l’azienda potrà essere sanzionata per mancata formazione o aggiornamento del personale.
Cosa fare entro 12 mesi dall’entrata in vigore
Entro un anno dall’entrata in vigore dell’accordo, le aziende sono tenute a:
- Completare tutti i corsi iniziati con le regole precedenti: se un corso di formazione è stato avviato secondo la normativa preesistente, deve essere terminato entro 12 mesi, altrimenti dovrà essere riprogettato in base ai nuovi contenuti e criteri;
- Verificare e aggiornare la formazione dei lavoratori neoassunti o con formazione scaduta: tutti i lavoratori che non hanno ricevuto la formazione generale e specifica, o che hanno superato i 5 anni dall’ultimo aggiornamento, devono essere formati secondo i nuovi criteri;
- Avviare la formazione per i preposti con aggiornamento biennale: chi ricopre il ruolo di preposto deve essere formato con corso specifico di almeno 12 ore e aggiornato ogni 2 anni. Se l’ultima formazione è avvenuta nel 2023, l’aggiornamento va completato entro il 2025;
- Pianificare i corsi per attrezzature e mansioni a rischio: addetti all’uso di PLE, carrelli elevatori, gru, pompe calcestruzzo, escavatori e simili devono avere attestati aggiornati entro 5 anni dalla data del corso iniziale. Se il corso è stato fatto nel 2020, la scadenza è nel 2025.
Cosa fare entro 24 mesi dall’entrata in vigore
Al termine dei due anni, le aziende devono aver completato gli obblighi a medio termine:
- Aggiornare la formazione dei datori di lavoro RSPP: i datori di lavoro che svolgono direttamente il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) devono aggiornare la propria formazione entro 24 mesi, se non già aggiornati negli ultimi 5 anni. In caso contrario, decadono dal ruolo;
- Allineare i percorsi formativi con i nuovi contenuti obbligatori: tutti i corsi dovranno riflettere i nuovi contenuti minimi stabiliti dall’accordo, aggiornati con casi pratici, strumenti digitali e verifiche finali obbligatorie;
- Concludere il piano formativo aziendale in linea con la nuova normativa: la transizione verso il nuovo sistema formativo deve essere completata. Entro 24 mesi, non potranno più essere considerati validi attestati emessi secondo i vecchi criteri, se non aggiornati nei contenuti, modalità e durata.
Le scadenze di 12 e 24 mesi introdotte dal nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 richiedono una gestione attenta e strutturata da parte delle imprese. Agire ora significa prevenire problemi futuri, proteggere i lavoratori e rafforzare il sistema di prevenzione aziendale.